Sedevo ai margini del bosco
Sedevo ai margini del bosco
Sedevo ai margini del bosco e pensavo, a metà tra l’ombra e la luce. Anni, secoli, millenni, stelle, alberi, foglie che cadono, fiori che crescono.
Penso a ciò che lessi che l’uomo è un microcosmo, che ha in sé un’immagine divina da portare alla luce.
Rifletto sulla magnificenza di quanto ci circonda e di come l’uomo ne è stato pensato e creato come signore.
Evidentemente questo non dice nulla agli uomini, non perché non basti, hanno altro a cui pensare.
E che pensano? Pensano che dovranno morire e pertanto cercano di godersi quello che hanno e si nutrono di desideri di varia natura.
Spesso confondono il pensare libero col ripetere mentalmente, discorsivamente le idee che altri hanno introdotto nella loro anima.
E’ più facile pensare che non si debba niente a nessuno, nemmeno a se stessi se questo vuol dire uscire un po’ dal rimirarsi nello stagno d’acqua.
Nessuno va contro il proprio interesse, però dipende quel che a ciascuno interessa.
C’è che chi si muove per cercare e c’è chi aspetta che torni la madre rondine a portarci il boccone vitale.
E c’è anche chi si muove e va a prenderselo nel nido altrui.
L’uomo è a immagine di Dio ma quella immagine non viene alla luce spontaneamente.
Remo Rosati
3 Settembre 2020
L’autore Remo Rosati si riserva ogni diritto sui brani contenuti sul sito e da lui firmati
Certamente, è dimostrato, è più semplice distruggere che costruire; fa più presa la notizia torbida che quella positiva, salvo sia a scopo personale. C’è chi lavora per distruggere i valori eterni nell’uomo non sapendo bene, che proprio quelli sta toccando, e non qualche credenza umana, la cui lotta garantisce a se stesso il permanere nei giri di potere. Così come sacerdoti, prelati che non si rendono conto della situazione della Chiesa e passano le varie liturgie nel ripetere quasi alla lettera le parole lette e timbrando il cartellino. Parroci che non vanno oltre la Messa giornaliera: se c’è un funerale quella vale per Messa, poi il resto della giornata si dedicano ad hobbies edificanti. Alla fine prevale la carne, il salvare più a lungo possibile quel corpo che “la natura” ci ha dato. Almeno non si parlasse invano… ipocriti!